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Il primo anno di Arturo Bova

AMARONI - Un anno di amministrazione appena passato, realizzazioni, apertura, un nuovo modo di amministrare, tante giovani energie messe in campo e i riconoscimenti che cominciano ad arrivare. Questo ed altro al centro di un tu per tu con il sindaco di Amaroni Arturo Bova che alla guida del movimento politico “Amaroni Democrazia e Partecipazione” ha compiuto un anno di amministrazione.

Sindaco, un suo giudizio generale e politico su questi primi dodici mesi alla guida del comune.

“Un anno intenso, di lavoro ed entusiasmo. Un bilancio che va oltre le più rosse premesse e le sia pur legittime aspettative e promesse della campagna elettorale del giugno scorso. Abbiamo, in sostanza, dato attuazione al programma. Soprattutto, abbiamo dato concreta attuazione agli strumenti di partecipazione popolare al governo della cosa pubblica. Strumenti che, previsti già da tempo, dalla normativa cosiddetta Bassanini, non ha però mai trovato riscontri concreti. Anzi, la cecità e la totale insensibilità umana, sociale e politica di chi mi ha preceduto ha osteggiato l’applicazione degli strumenti di partecipazione. Basta solo dire che in consiglio comunale, normalmente aperti al pubblico, allorquando viene data la parola ai cittadini per formulare le loro proposte, i consiglieri di minoranza, puntualmente si alzano e se ne vanno. Va però detto, che fortunatamente anche gli ex sostenitori della passata amministrazione hanno compreso lo spirito che anima l’operato della compagine che guido e gli hanno relegati nella più totale solitudine”

Come si è concretizzato il progetto amministrativo di partecipazione?

“Primo, la costituzione di commissioni cittadine consultive nelle quali non è presente alcun consigliere comunale al fine di evitare conflitti di competenze e di interesse. Cosa che ci permette di avere vicino circa 200 persone che quotidianamente si prodigano per la collettività. I consigli comunali aperti al pubblico, il bilancio partecipato redatto con le indicazione dei cittadini e la grande importanza data ai preconsigli, riunioni a cui tutti possono partecipare attivamente. Un grande impulso è stato dato al rapporto con le associazioni presenti ad Amaroni, realtà che trovano l’amministrazione sempre presente e al loro fianco, anche con l’assegnazione e l’uso di locali pubblici, prima tenuti chiusi e abbandonati, per favorire l’aggregazione sociale e consentire a qualunque entità operi sul territorio, di poter dare il proprio contributo alla crescita sociale”.

Del resto, il lavoro svolto in solo un anno, ha avuto una consacrazione oggettiva e di interesse nazionale con l’assegnazione, il prossimo 18 giugno del premio “Tom Benetollo 2010” per le buone pratiche amministrative, edito dalla Provincia di Roma.

“Dopo la laurea, è la più grande soddisfazione della mia vita. Amaroni entra nella storia. Un onore ed una soddisfazione doppia, soprattutto perché per una volta dalla Calabria arriva un segnale bello, positivo, in netta controtendenza a quello che di solito emerge dalle cronaca. Un’immagine nuova, concreta, di efficienza amministrativa e di partecipazione popolare alla vita politica ed amministrativa. Un esempio, Amaroni, ed una risposta reale alla crisi morale e politica della Calabria e dell’Italia tutta. Per tutto, questo, devo dare atto che ho con me una grande squadra, di grande competenza settoriale, efficiente e, sottolineo, con una età media di 30-35 anni”.

Le già come assessore fu protagonista del gemellaggio con il comune svizzero di Risch-RotKreuz. A che punto siamo con il partenariato?

“Già dai primi giorni, come promesso in campagna elettorale, ci siamo subito attivati per un rilancio del gemellaggio. Questo in una visione che ci permette, da un lato un miglioramento sensibile della qualità della vita che si vive ad Amaroni, dall’altro far crescere contemporaneamente il sistema economico locale, spinti dal fatto che, non dimentichiamolo, il comune di Risch-rotKreuz, anche grazie alla presenza delle multinazionali come Roche e Novartis, è tra i comuni più ricchi della Svizzera. Nel mese di maggio abbiamo ospitato 50 nostri “gemelli”, la delegazione istituzionali e quella dell’associazione italo svizzera, Amici di Amaroni. La scorsa settimana sono stati con noi gli studenti di Risch nell’ambito degli scambi culturali e scolastici tra i due comuni. Grazie a loro abbiamo già creato la più moderna sala multimediale di tutte le scuole della provincia e sempre grazie a loro, prossimamente, ne creeremo un’altra sempre al servizio degli studenti di Amaroni. Poi, vedere le ragazze e ragazzi di Risch, con la maglietta dedicata “Fratelli? No, Gemelli”, è stato davvero emozionante. Come è bello la domenica allo stadio vedere i ragazzi dell’Asd Amaroni ’08 indossare la maglia con i simboli del comune di Risch, oltre naturalmente a quello del comune di Amaroni. Un legame che diventa anche fattore di crescita economica. Si avviano e si rilanciano i bed&breakfast, si stimola la recettività turistica e alberghiera locale, si incide perciò nel recupero edilizio del centro storico. Così sta nascendo di fatto un paese albergo, ancor prima di quello ufficiale che vedrà la luce prossimamente”.

Come è possibile tutto questo ad Amaroni?

“Dal punto di vista sociale, è evidente la crescita del senso civico con i periodici scambi tra studenti e l’ospitalità che ricevono nelle famiglie amaronesi. Tutto questo è possibile grazie anche alla collaborazione del centro sociale per anziani che tanto fanno anche sotto il profilo della vigilanza scolastica. L’associazione di protezione civile Angeli che si è attivata e realizzando il centro operativo intercomunale. I ragazzi dell’associazione giovanile Wake-up, gli sportivi di Sue Due Ruote, la Proloco. Anche grazie al nostro impulso, la Proloco locale sta vivendo un stagione di attivismo senza precedenti. D’altra parte, il proliferare di associazioni, è sintomatico del clima di protagonismo sociale che si sta vivendo ad Amaroni. Un attivismo che si rivolge all’esterno, sollecitando all’unione dei comuni, ad una governance territoriale la più condivisa possibile, in sinergia con tutti gli attori, istituzionali e non. Un strada che incontra qualche ostacolo per le dinamiche interne a qualche comune ma che è inevitabile. Inoltre, come comune, abbiamo avviato un nuovo dialogo con le imprese e i commercianti locali, con il personale medico e paramedico. Quest’ultimi, hanno creato e partirà a giorni, Auxilia, che si occuperà gratuitamente di portare assistenza laddove c’è bisogno. Infine, e non per ultimo abbiamo rilanciato il nostro ruolo all’interno dell’associazione nazionale delle Città del Miele. Alla recente assemblea nazionale, è stata infatti accolta la nostra proposta al fine di incentivare gli scambi informativi volti ad una migliore commercializzazione del prodotto. Settore, dove il know-how di comuni come Montalcino, solo per citarne uno, sarà di grande aiuto per i nostri apicoltori”.

Infine, sindaco, un auspicio per il futuro..

“Fa molto piacere che a fronte di questo fiorire di iniziative volte all’interesse della collettività, molti incentivi ad andare avanti così, arrivano da chi non è stato nostro elettore ma è interessato alla crescita comune. E’ un bel segnale per l’avvenire”.

Massimo Pinna

 
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