Articolo pubblicato su Calabria Ora del 20/06/2010
- AMARONI -
Un evento storico. Inarrivabile per molti ma non per “Democrazia è partecipazione”, la coalizione di maggioranza guidata dal sindaco Arturo Bova che venerdì sera, di ritorno da Roma, dove in mattinata il comune di Amaroni per la categoria “Democrazia” ha ricevuto il premio “Per le buone pratiche locali. Terza edizione”, è stato accolto da uno spumeggiante anfiteatro Nicolas Green. Il Premio, istituito dalla provincia di Roma per ricordare la figura di Tom Benetollo, storico presidente Arci, ha lo scopo di valorizzare le buone pratiche degli enti locali che operano per dare tangibilità all’idea di una società più libera e più giusta. I vincitori, infatti, sono scelti tra quei comuni e quelle province che realizzano esperienze originali e partecipate sui temi della pace, dei diritti umani, dell’ambiente, della convivenza, della democrazia, della qualità della vita. E quest’anno accanto alla provincia di Gorizia e ai Comuni di Padova, Reggio Emilia, Novellara (Re) figura Amaroni, con il suo buon governo. Un progetto rivoluzionario e unico da queste parti varato un anno fa giusto per vincere le elezioni che predica e attua il coinvolgimento reale dei cittadini nella gestione della cosa pubblica attraverso istituti in parte innovativi in parte previsti dalla legge. Bilancio partecipato, assemblee pubbliche, consulte cittadine, gli strumenti che hanno <<favorito - si legge nella pergamena consegnata da Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma - la pratica della democrazia>>. Al servigio del progetto i componenti della coalizione. Anche i non eletti. Una specie di tavola rotonda di rearturiana memoria in cui tutti sono coinvolti nelle decisioni finali. <<Dopo essere diventati un modello per le istituzioni vicine ora lo siamo per l’intero Paese>> gongola Bova. I suoi ringraziamenti vanno all’intero popolo amaronese. Cittadini e associazioni, passando per i dipendenti e la chiesa. <<Siete voi - dice - gli artefici di questo strepitoso successo>>. Dalle lacrime romane a quelle amaronesi. Si riga ancora il viso di Bova nel rivedersi in video al momento della consegna del premio. <<Ho solo tratteggiato - ricorda - le caratteristiche della nostra cittadina e auspicato un rilancio della Calabria che parta da Amaroni>>. Qui nessuno ha voglia di fermarsi. Si guarda già al futuro. <<A quello che sarà fra trent’anni>> incalza il sindaco. Per arrivarci si pensa al nuovo obiettivo. A quell’unione di comuni che si spera di festeggiare la prossima estate. Intanto si taglia la torta e si brinda per quello che è stato: l’ingresso di diritto nella storia nazionale degli enti locali. Merito di “Democrazia è partecipazione” e dei suoi artefici che <<agiscono - sentenzia il parroco don Alessandro Iannuzzzi - non per la gloria personale ma per il bene collettivo, civile e spirituale>>.
Franco Polito
